Nel 1938, la comunità di Colleferro fu scossa da una tragedia che segnò profondamente la vita della città: lo scoppio della fabbrica che, oltre a causare vittime e danni ingenti, portò con sé immediate conseguenze.
Quell’incidente, che causò 600 vittime e circa 1500 feriti, interruppe anche una delle principali vie di comunicazione, Via Romana, che fu chiusa al traffico per ragioni di sicurezza. In via tempestiva e alternativa, Parodi Delfino proprietario della fabbrica, fece costruire l’attuale corso Garibaldi, che collegò piazzale Oberdan con Colleferro Scalo.
A distanza di decenni, dopo tante promesse delle passate amministrazioni, il recente annuncio della riapertura di Via Romana ha suscitato una grande emozione tra i residenti di Colleferro.
“Un sogno per tante colleferrine e colleferrini” come afferma il sindaco Pierluigi Sanna, un evento che segna non solo la ripresa di una parte importante delle infrastrutture locali, come sottolineato dall’Assessore Francesco Guadagno, ma anche una comoda alternativa per smaltire e dividere il traffico locale, una strada a doppio senso percorribile solo però da automobili e non da camion e autobus, che presto vedrà realizzata anche una comoda pista ciclabile.
La riapertura di Via Romana è il risultato di un accordo tra il Comune e la Secosvim, società proprietaria che gestisce lo sviluppo del patrimonio immobiliare presente nel sito industriale. Con la firma dell’atto convenzionale da parte del primo cittadino di Colleferro e della dott.ssa Francesca Lillo, amministratrice delegata della Secosvim, questa mattina 4 dicembre 2024, nel giorno della festa della Patrona S. Barbara, intorno alle ore 10.00, si è “fatta” la storia.
Questa riapertura rappresenta anche un importante traguardo sotto il profilo economico e sociale. La strada riaperta migliorerà infatti i collegamenti tra le diverse zone, facilitando il traffico e agevolando il commercio e le attività quotidiane.
Per chi ha vissuto quegli anni, l’inaugurazione di questa strada riacquisisce un significato profondo: il superamento di un doloroso passato.
La via, ora restituita alla città, non è più solo un passaggio fisico, ma un percorso che racconta la storia di Colleferro.