Negli ultimi decenni, molti piccoli borghi italiani hanno subito un fenomeno sempre più evidente: lo spopolamento. Come tutti sappiamo i giovani abbandonano i centri storici per cercare opportunità lavorative nelle grandi città, mentre le popolazioni locali, spesso composte da anziani, vedono diminuire progressivamente i servizi essenziali. Questo circolo vizioso porta non solo alla perdita demografica, ma anche al degrado delle abitazioni, delle piazze e delle strade che un tempo erano il cuore pulsante della vita sociale.
Arroccato su una collina, il piccolo centro storico di Fumone è un gioiello medievale noto per il suo castello che sta cercando di ‘rinascere’ e farsi conoscere grazie a diverse iniziative.
Negli ultimi anni, parecchi borghi italiani hanno adottato soluzioni creative per contrastare lo spopolamento, attrarre turisti e rivitalizzare il tessuto urbano. Fumone ha deciso di puntare sulla street art, una forma d’arte contemporanea in grado di dialogare con il passato, creando una fusione tra tradizione e modernità.
Le opere realizzate sulle porte delle case e sugli sportelli dell’acqua e del gas, hanno trasformato il centro storico in un museo a cielo aperto. I murales di Fumone, con i loro colori vivaci e i temi legati alla memoria storica e culturale del luogo, rappresentano un modo per valorizzare le radici del paese, rendendolo d’impatto per i visitatori.
La street art non solo attira turisti e curiosi, ma stimola anche un senso di appartenenza tra gli abitanti, che vedono il proprio borgo rinascere attraverso un’arte accessibile e coinvolgente.
La trasformazione del centro storico grazie anche alla street art ha avuto un impatto positivo sul turismo locale. La passeggiata lungo la via dei murales, le visite guidate al castello e l’offerta gastronomica creano un’offerta varia e piacevole.
Borghi come Fumone ci ricordano che, anche nei momenti di maggiore difficoltà, la bellezza e la cultura possono essere strumenti potenti di rinascita.
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